BIOGRAFIA
Nasce a Pontedera (Pisa) il 10 settembre 1887, da famiglia modesta. Nel 1913 sposa Cecilia Comparini. Rimasto vedovo, nel 1941 sposa in seconde nozze Carla Bissatini, dalla quale ha due figli, Cecilia e Mario. Si laurea in lettere nel 1909, a soli 22 anni, alla Scuola Normale di Pisa. Tra il 1911 e il 1915 insegna Lettere e filosofia alle Scuole superiori a Parma, Massa, Bergamo e Monza. Aderisce giovanissimo al Movimento democratico cristiano sorto nel 1902 intorno al sacerdote Romolo Murri. Partecipa volontario alla prima guerra mondiale, guadagnando tre ricompense al valore.Nel 1919 è tra i fondatori del Partito Popolare Italiano di don Sturzo, nelle cui file viene eletto deputato nel 1920. Subito dopo diventa segretario generale della Confederazione italiana del lavoro. Nel 1922 fa parte del primo Governo Mussolini, come sottosegretario all’industria e commercio, fino al Congresso di Torino del Partito Popolare dell’aprile del 1923, dove viene decisa la non collaborazione e il ritiro dal Governo dei rappresentanti del PPI. Dopo il delitto Matteotti è tra gli esponenti della secessione “dell’Aventino” ed è dichiarato decaduto dal mandato parlamentare nel novembre 1926. Ritiratosi a vita privata, rinuncia al suo posto nella scuola ed è prima rappresentante di commercio e poi imprenditore industriale. Nel 1942 riprende i contatti con i movimenti clandestini in Lombardia, Piemonte e Liguria. Insieme a De Gasperi è rappresentante della Democrazia Cristiana nel Comitato centrale del C.L.N. Nel giugno del 1944 è nominato ministro dell’industria, commercio e lavoro nel I Governo Bonomi, carica che ricopre anche nei successivi Governi Bonomi e Parri e nel I Governo De Gasperi. È eletto deputato all’Assemblea Costituente nel 1946 nelle file della Democrazia Cristiana. L’8 maggio 1948 è eletto presidente della Camera dei Deputati, incarico che mantiene sino al giorno della sua elezione alla Presidenza della Repubblica. Il 29 aprile 1955 è eletto Presidente della Repubblica e presta giuramento l’11 maggio 1955. Diviene senatore a vita quale ex Presidente della Repubblica (ai sensi dell’art. 59 della Costituzione). Muore a Roma il 17 ottobre 1978.