BIOGRAFIA
Nasce a Napoli il 3 novembre 1908. Nel 1946 sposa Vittoria Michitto (testimone di nozze Enrico De Nicola) con la quale ha quattro figli: Mauro, Giulio – che morirà bambino – Giancarlo e Paolo. Figlio dell’avvocato Mauro Leone, una delle figure preminenti del Partito Popolare a Napoli e fermamente antifascista, e discendente per parte di madre da una famiglia di grandi magistrati, intraprende anch’egli studi giuridici. Allievo di Eduardo Massari e Enrico De Nicola, si laurea in giurisprudenza nel 1929 ad appena 21 anni e, successivamente, in scienze politiche e sociali nel 1930. Dedicatosi alla carriera universitaria insegna Diritto e Procedura Penale nelle Università di Camerino, Messina, Bari, Napoli e Roma. Pubblica testi destinati a diventare veri e propri classici, da Del reato abituale, continuato e permanente del 1933 al Trattato di diritto processuale penale del 1961, opera fondamentale della letteratura giuridica italiana, tradotta anche in altre lingue e ripubblicata più volte. È avvocato penalista tra i più noti d’Italia e giurista eccellente. Nel 1944 si iscrive alla Democrazia Cristiana e nel 1945 è eletto Segretario politico del Comitato napoletano del Partito. È eletto all’Assemblea Costituente nel 1946 nelle liste della Democrazia Cristiana. Membro della commissione dei 75, contribuisce attivamente alla elaborazione della Costituzione, in particolare come relatore del titolo concernente l’organizzazione della Magistratura. È deputato al Parlamento nel 1948, 1953, 1958, 1963; Vice Presidente della Camera dei Deputati nel 1950 e nel 1953; Presidente della Camera dei Deputati nel 1955, 1958, 1963. Presidente del Consiglio dei Ministri nel 1963 e nel 1968, in due governi cosiddetti “balneari” della durata di pochi mesi, dopo le dimissioni del secondo Governo da lui presieduto, ritorna alla professione forense e all’insegnamento, partecipando altresì attivamente ai lavori della Commissione giustizia del Senato, dove apporta un fattivo contributo alla predisposizione del nuovo progetto di riforma del codice di procedura penale. È nominato Senatore a vita il 27 agosto 1967 dal Presidente Saragat “per aver illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo scientifico e sociale”. È eletto Presidente della Repubblica il 24 dicembre 1971 e presta giuramento il 29 dicembre successivo. Oggetto dal 1975 di una dura campagna di stampa, condotta soprattutto dal Partito Radicale di Marco Pannella e dal settimanale L’Espresso, che lo chiama in causa relativamente allo scandalo Lockheed, il Presidente Leone si dimette il 15 giugno 1978, con un messaggio rivolto al pubblico televisivo, in cui dichiara “…la mia scelta non poteva essere che questa, voi cittadini italiani avete avuto come Presidente della Repubblica un uomo onesto”. Muore a Roma il 9 novembre 2001.