L'IMMAGINE PRIVATA

Il Presidente Leone con la moglie Donna Vittoria e i tre figli si trasferisce al Quirinale. Il suo stretto legame con la famiglia, che lo porta a mostrarsi spesso anche in occasioni pubbliche in compagnia dei propri cari, traspare chiaramente dalle parole dette a Oriana Fallaci nell’intervista del 1973: “Per noi napoletani la famiglia è una cosa seria, una componente del nostro destino…io vivo molto in famiglia, perché andiamo d’accordo. Dei miei problemi discuto anche con mia moglie, i miei figli. Il fatto che siano giovani, che abbiano idee vivaci, moderne, polemiche, mi aiuta assai”. Il suo carattere estroverso e la sua spiccata napoletanità lo rendono simpatico e vicino alla gente, tanto da guadagnargli, nel 1972, il “Premio Agrodolce” indetto dal settimanale “Grazia”, come personaggio maschile più dolce dell’anno. Leone, grande tifoso di calcio e del suo Napoli, si reca più volte allo Stadio Olimpico per assistere a partite della Nazionale italiana o della sua squadra. Il Presidente e i famigliari trascorrono molto tempo nelle Tenute di Castelporziano e San Rossore. Nonostante l’origine napoletane, si recano invece raramente a Villa Rosebery.

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GIOVANNI
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