BIOGRAFIA
Nasce a Stella (Savona) il 25 settembre 1896. Si laurea in giurisprudenza e, successivamente, in scienze politiche e sociali. Partecipa alla prima guerra mondiale, combattendo come tenente dei mitraglieri. Intraprende la professione forense, ma a partire dal 1918, anno della sua iscrizione al Partito socialista italiano, dedica tutta la propria esistenza alla milizia politica. Perseguitato per il suo impegno contro il regime fascista, nel 1925 è condannato a otto mesi di carcere. Il 4 dicembre 1926, in conseguenza delle leggi speciali emanate dal regime, è condannato a cinque anni di confino. Sottrattosi alla cattura si rifugia a Milano, presso Carlo Rosselli e, in seguito, in Francia, prima a Parigi e poi a Nizza, dove chiede e ottiene asilo politico. Continua la sua attività antifascista subendo anche in Francia due processi a causa della sua attività politica. Dopo essere rientrato clandestinamente in Italia nel 1929, viene denunciato da un delatore, arrestato e condannato dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato a undici anni di reclusione, scontati sette dei quali, è assegnato per altri otto al confino: rifiuta di impetrare la grazia anche quando la domanda è firmata da sua madre. Nel 1943, alla caduta del regime fascista, torna libero. Partecipa, tra l’8 e il 10 settembre, alla battaglia di Porta San Paolo nel tentativo di difendere Roma dall’occupazione tedesca. Contribuisce poi a ricostruire il vecchio Partito socialista fondando insieme a Pietro Nenni il Partito socialista italiano di unità proletaria. Nello stesso anno è catturato dalle SS, rinchiuso nel carcere romano di Regina Coeli e condannato a morte: la sentenza non ha luogo. L’anno successivo riesce ad evadere, insieme a Giuseppe Saragat e raggiunge Milano dove è membro della giunta militare del Comitato di Liberazione Nazionale in rappresentanza del PSIUP e dirige la lotta partigiana. Conclusa l’esperienza della Resistenza, si dedica alla vita politica e al giornalismo. Nel 1945 è eletto Segretario del Partito socialista italiano di unità proletaria. Nel 1946 è eletto deputato all’Assemblea Costituente. Dal 1945 al 1946 e dal 1950 al 1952 è direttore dell’”Avanti!”. Dal 1947 è direttore del quotidiano genovese “Il Lavoro” di Genova. Non aspira a incarichi ministeriali, ma interpreta attivamente la vita parlamentare divenendo Vice Presidente della Camera e, successivamente, Presidente, per due legislature: dal 5 giugno 1968 al 4 luglio 1976. È eletto Presidente della Repubblica l’8 luglio 1978: presta giuramento il giorno successivo. Rassegna le dimissioni il 29 giugno 1985. Diviene Senatore a vita quale ex Presidente della Repubblica (ai sensi dell’art. 59 della Costituzione). Muore a Roma il 24 febbraio 1990.