BIOGRAFIA

Nasce a Torino il 19 settembre 1898, da una famiglia di origine sarda. Si sposa nel 1926 con Giuseppina Bollani, morta prematuramente nel 1961: dalla loro unione nascono due figli, Giovanni, futuro ambasciatore in Belgio, e Ernestina detta “Tina”. Si laurea in scienze economiche e commerciali nel 1919 e lavora nell’Ufficio studi della Banca commerciale italiana, prima a Torino e poi a Milano. Iscritto al Partito socialista unitario nel 1922 , entra nella direzione del partito nel 1925. Nel 1926, con il consolidarsi del regime fascista, espatria in Austria e poi in Francia, ove svolge lavori vari. Rientrato in Italia nel 1943, è arrestato e consegnato alle autorità tedesche. Rinchiuso nel carcere romano di Regina Coeli nella stesa cella di Pertini, riesce a evadere fortunosamente e trova ospitalità fra le mura del Seminario di San Giovanni in Laterano, insieme a Pietro Nenni, Alcide De Gasperi, Ivanoe Bonomi. Con la liberazione di Roma riprende la vita politica attiva con la ricostruzione del Partito socialista italiano di unità proletaria. È Ministro senza portafoglio nel 1944 nel secondo Governo Bonomi. Nel 1945 è Ambasciatore d’Italia a Parigi, dove è difensore dell’Italia alla Conferenza di pace, battendosi affinché non pagassimo un prezzo troppo elevato per la guerra fascista. La figura di Saragat è legata alla nascita della Repubblica e all’emanazione della Carta costituzionale. Egli, infatti, eletto Deputato alla Costituente, è nominato primo Presidente della Assemblea il 25 giugno 1946. Rassegna poi le dimissioni nel gennaio 1947 (sostituito da Umberto Terracini) per assumere la carica di Segretario politico del Partito socialista dei lavoratori italiani (poi Partito socialista democratico italiano), nato dalla scissione dal Partito socialista di Nenni, avvenuta a Palazzo Barberini. Saragat, sempre più critico nei confronti del rapporto privilegiato del Partito comunista con l’Unione Sovietica, sceglie il modello democratico occidentale. È nominato Vice Presidente del Consiglio dei Ministri nel 1947, nel IV Governo De Gasperi, e Vice Presidente del Consiglio e ministro della Marina Mercantile nel 1948, nel V Governo De Gasperi. Dà le dimissioni nel novembre 1949. Nel 1954 (Governo Scelba) e nel 1955 (I Governo Segni) è nuovamente Vice Presidente del Consiglio dei Ministri. Eletto Segretario del Partito dal 1949 al 1954 e dal 1957 al 1964. È ministro degli Esteri nel 1963 (I Governo Moro) e nel 1964 (II Governo Moro). È eletto Presidente della Repubblica il 28 dicembre 1964 (al ventunesimo scrutinio con 646 voti su 963): presta giuramento il 29 dicembre. Ha sessantasei anni. Diviene Senatore a vita quale ex Presidente della Repubblica (ai sensi dell’art. 59 della Costituzione). Nel 1975 ha assunto la presidenza del Partito socialista democratico italiano. Muore a Roma l’11 giugno 1988.

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GIUSEPPE
SARAGAT

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