CERIMONIE
Il Presidente Saragat partecipa a numerose cerimonie di carattere militare, sia a Roma che in altre località del Paese. In occasione della Festa Nazionale della Repubblica del 2 giugno ogni anno il Presidente, dopo aver reso omaggio alla Tomba del Milite Ignoto all’Altare della Patria, passa in rassegna le truppe schierate per la Rivista Militare ai Fori Imperiali. Per la Festa delle Forze Armate del 4 novembre, anniversario della vittoria della Guerra 1915-18, Saragat ogni anno si reca a rendere simbolico omaggio all’Altare della Patria. Assiste poi a varie esercitazioni militari come, nel 1965, quella dimostrativa della Flotta nelle acque di Gaeta, a bordo dell’Incrociatore “Garibaldi”, o quella militare di gruppo tattico “Marta” al Poligono di Monte Romano (Viterbo); e ancora l’intervento all’esercitazione aerea “Luce” 1965” a Rivolto-Maniago (Udine). Nel luglio 1967 è a Pisa per assistere all’operazione “Aquila Rossa”, esercitazione a fuoco dei paracadutisti della Divisione “Folgore”. Inoltre presenzia, dando solennità all’evento, agli anniversari di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, dei Vigili del Fuoco, con cerimonie a Palazzo o recandosi nelle caserme. Partecipa poi nel 1968 alla sfilata degli Alpini in congedo.
RIEVOCAZIONI
STORICHE
Durante il suo mandato Saragat partecipa a due grandi rievocazioni storiche. Nel marzo del 1966, per il primo centenario dell’unione del Veneto e del Friuli all’Italia alla fine della III Guerra d’Indipendenza, il Presidente compie un lungo viaggio in Veneto e Lombardia, toccando varie città come Venezia, Treviso, Vittorio Veneto, Belluno, Bassano del Grappa, Vicenza, Mantova, Verona, Custoza. Il 21 luglio 1966 il Presidente, nel quadro delle manifestazioni per il centenario della battaglia di Bezzecca, si reca a Caprera dove rende omaggio alla tomba di Giuseppe Garibaldi. A chiusura delle celebrazioni del centenario dell’unione del Veneto, dal 19 al 22 ottobre si reca in Friuli e di nuovo in Veneto, visitando il Sacrario di Redipuglia, l’Ossario di Oslavia e andando a Cormons, il luogo dove fu firmato l’armistizio. Per il 50° anniversario della Vittoria nella prima guerra mondiale, nel 1968, viene indetto un ciclo di manifestazioni, per celebrare con solennità gli eventi che portano all’unificazione del territorio nazionale, che si chiude con la visita ufficiale del Presidente nelle città di Trento, Vittorio Veneto e Trieste, dal 2 al 4 novembre. Altro importante avvenimento del settennato è la celebrazione del Centenario dell’unione di Roma all’Italia. Deve essere ricordato il discorso pronunciato il 20 settembre 1970 da Saragat a Palazzo Montecitorio, di fronte ai componenti i due rami del Parlamento e a tutte le più Alte Cariche della Stato, per commemorare l’evento.
CELEBRAZIONI
DELLA RESISTENZA
Saragat ricorda con partecipazione episodi della Resistenza, legati all’esperienza personale dell’esilio e del carcere durante il fascismo. Il 25 aprile 1965, per il 20° anniversario della Liberazione, depone corone d’alloro all’Altare della Patria e alle Fosse Ardeatine. Inoltre presenzia alla sfilata svoltasi a Milano per il Raduno nazionale della Liberazione il 9 maggio 1965 e qui pronuncia un celebre discorso che rende solenne omaggio alla Resistenza. A Roma celebra il 25° anniversario della Liberazione nel 1970 recandosi all’Altare della Patria e alle Fosse Ardeatine per deporre corone d’alloro e offrendo un ricevimento al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Governo e delle Alte Cariche dello Stato in onore dei rappresentanti delle città decorate di Medaglia d’Oro al V.M. e delle organizzazioni combattentistiche e patriottiche. Il 13 ottobre 1967 depone una corona d’alloro al Sacrario della Benedicta, in ricordo dell’Eccidio perpetrato dai nazisti nel 1944 e, il 10 dicembre 1967, inaugura il Sacrario dei caduti d’Oltremare a Bari. Inoltre sottolinea con la sua presenza anche altre ricorrenze e celebrazioni di particolare significato: si reca alle Fosse Ardeatine nel 1965 per il 21° anniversario dell’Eccidio. Per il 40° anniversario della dichiarazione di decadenza da deputati degli oppositori aventiniani, il 9 novembre 1966, il Presidente Saragat – dopo l’invio di un telegramma – riceve a Palazzo i senatori Gronchi e Tupini e gli altri oppositori.
GIUSEPPE
SARAGAT
IDENTITÀ
REPUBBLICANA
Negli anni di Saragat si celebra il XX anniversario della conclusione dei lavori della Consulta Nazionale, in occasione del quale è coniata una medaglia commemorativa che viene donata a Saragat dai Presidenti dei due rami del Parlamento il 5 maggio 1966. Si celebra altresì il XX anniversario dell’insediamento dell’Assemblea Costituente, che il Presidente commemora con un discorso al Parlamento il 24 giugno 1966: in esso rammenta come “toccò proprio a me in quel fausto giorno del 25 giugno 1946…essere chiamato ad assumere la presidenza dell’Assemblea”. Cinque anni dopo – per il XXV anniversario – il 28 maggio 1971 pronuncia un articolato discorso di fronte alle Camere riunite, ripercorrendo il lungo e travagliato cammino che porta alla firma della Costituzione, “una Carta di diritti, ma anche di doveri”. E così si esprime: “Ricordiamoci che nella Costituzione sono riassunti tutti i valori nei quali abbiamo creduto e crediamo: la libertà, la democrazia, la sovranità popolare, l’amor di Patria, il rispetto della persona umana, la giustizia sociale”.