I COLLABORATORI
DEL PRESIDENTE
Durante i primi cinque anni del mandato del Presidente Leone, la struttura del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica si mantiene sostanzialmente invariata. Il nuovo Presidente provvede, nei primi giorni e come di consuetudine, alla nomina dei suoi più stretti collaboratori: Nino Valentino quale segretario particolare, l’ambasciatore Federico Sensi a capo del Servizio relazioni con l’estero, il generale Ugo Scotti Lavina a capo degli Affari militari, Amedeo Martinelli – proveniente dalla Camera dei Deputati – con il nuovo incarico di consigliere parlamentare del Presidente e Riccardo Chieppa al Servizio rapporti con il Parlamento e il Governo. Viene confermato Segretario generale, Nicola Picella (peraltro già Segretario generale dall’aprile del 1954 al maggio 1955 sotto la Presidenza Einaudi e dal gennaio 1965 con il Presidente Saragat). Solo in seguito alla morte dello stesso Picella, il 19 luglio 1976, il Presidente Leone nomina il nuovo Segretario generale, Franco Bezzi, già Segretario generale del Senato. Enrico D’Arienzo, Vice Segretario generale dal 1965 con Saragat è confermato nel suo incarico fino al congedo avvenuto nel 1976.
L'ORGANIZZAZIONE
DEL SEGRETARIATO GENERALE
Nella seconda parte della Presidenza Leone, invece, si concentrano le novità apportate all’organizzazione e alla struttura del Segretariato generale. Viene previsto un nuovo incarico di “Vice segretario generale amministrativo” con il D.P. 13 settembre 1976, n. 55; la qualifica viene poi istituita e precisata nelle funzioni con il successivo D.P. 1 aprile 1977, n. 63: il nuovo incarico è affidato a un funzionario di ruolo, il direttore superiore Giovanni Viola. Tra i compiti del Vice segretario generale amministrativo è previsto il “sovrintendere ai servizi di amministrazione e patrimonio, curando, in particolare, il coordinamento delle attività dei suddetti servizi”. Si può individuare in tale nuovo incarico la delega di funzioni amministrative da parte del Segretario generale, che può così dedicarsi agli aspetti più strettamente politici del suo incarico. Alla qualifica di Vice segretario generale amministrativo può essere nominato, con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Segretario generale, un funzionario appartenente al ruolo della carriera direttiva amministrativa, ma è facoltà del Presidente della Repubblica designare persona estranea all’Amministrazione. Con D.P. 28 settembre 1977, n. 76, è emanato il nuovo “Regolamento del personale”; con provvedimento immediatamente successivo – D.P. 14 ottobre 1977, n. 77 – è istituita la carriera direttiva sanitaria, con un posto di organico, per assolvere a compiti di accertamento dell’idoneità fisica dei candidati all’assunzione, di medicina preventiva e di pronto soccorso per il personale e in occasione di ricevimenti, udienze e soggiorni di personalità ospiti. si provvede alla riorganizzazione dei servizi e degli uffici con il D.P. 6 febbraio 1978, n. 88, a distanza di circa 13 anni dalla precedente normativa emanata dal Presidente Saragat all’inizio del suo mandato (D.P. 1 marzo 1965, n. 5). Si può subito notare una rilevante variazione nella soppressione di due servizi finora pressoché stabili nei precedenti ordinamenti: “Affari generali” e “Amministrazione e patrimonio”. Per quanto concerne il primo, le competenze erano già state in parte riassorbite dalla creazione della Segreteria particolare del Segretario generale (prevista appunto nel citato decreto organizzativo di Saragat), mentre le restanti competenze di cerimoniale vengono meglio inquadrate in un nuovo servizio autonomo, appunto del Cerimoniale.La scomparsa di “Amministrazione e patrimonio”, che era nato quale raggruppamento degli uffici della struttura permanente sotto la gestione di un direttore superiore, è legata al confluire della funzione di coordinamento di uffici e servizi nella figura del Vice segretario generale amministrativo. Con il decreto del 1978 si strutturano quindi servizi e uffici autonomi, tra i quali i servizi del Personale, Patrimonio, Intendenza, Rapporti sociali ed assistenziali, o il già citato Cerimoniale, l’ufficio Ragioneria, l’ufficio Tecnico.